Cnidari

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    Introduzione

    Con un po di attenzione possiamo notare che il corpo di molti animali è costruito secondo dei modelli geometrici precisi. Infatti, prendendo come punto di riferimento un piano (o un punto) ci rendiamo conto che molte strutture da un lato all'altro del piano e, equidistanti dallo stesso, sono identiche!

    Questa proprietà è nota come simmetria, e viene utilizzato come metro di classificazione tassonomica.
    (Ma non tutti gli animali sono simmetrici! In quanto diviso il corpo con un piano, qualunque sia l'angolazione, non risulteranno parti uguali)


    Tenendo conto della simmetria, gli animali vengono divisi in due rami: Radiata e Bilateria.


    Cnidari



    Il nome deriva da knide = ortica, richiamando la funzione delle cnidocisti, le cellule caratteristiche di questo phylum.
    Si ipotizzano un numero di specie che oscilla tra i 7700 ai 11.000.
    Le dimensioni vanno da i più piccoli di circa 1 mm a oltre 2 m.

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    2 foglietti embrionali: ectoderma e endoderma con la mesoglea interposta fra i due. Sono degli organismi acelomati. Presentano un organizzazione prevalentemente tessutale, ma presentano anche degli organi.
    Si dividono in base al loro tipo di simmetria che può essere:

    Raggiata: Qualsiasi piano longitudinale che taglia contiene l'asse oro-aborale (che attraversa la bocca e l'apice opposto)
    divide il corpo in metà simili



    Tetraradiale: Forma specializzata di simmetria raggiata. 4 piani passante per l'asse centrale dividono l'animale in parti uguali. Questo tipo di simmetria è ben evidente nelle cubomeduse, in cui la sezione ha forma quadrata, perciò possiamo immaginare di dividere la medusa con 2 piani che tagliano i lati in un punto medio, e altri due che passano per i vertici del quadrato.



    Biradiale: Forma specializzata di simmetria radiale, caso tipico è quello degli antozoi (Anthozoa) meglio conosciuti come coralli.
    Essi, infatti, possono essere tagliati da 2 piani perpendicolari tra loro e contenenti l'asse centrale, dando come risultato due metà speculari.

    Questo è dovuto alla presenza di due linee di cellule ciliate all'interno della bocca, i sifonoglifi. Esse sono disposte una di fronte l'altra, pertanto solamente due piani possono dividere in maniera speculare questa struttura.


    Caratteristiche strutturali

    Il corpo degli cnidari è suddiviso in 3 strati: epiderma, mesoglea, gastroderma.

    Dimorfismo polipo-medusa

    Il polipo presenta un corpo cilindrico e una corona di tentacoli apicali che si trovano attorno alla bocca. È un organismo sessile e può attaccarsi al substrato mediante un muco che secernono delle cellule ghiandolari che si trovano sul disco pedale, ossia la parte basale del polipo.

    La medusa ricorda immediatamente la forma di un ombrello, pertanto la parte superiore è detta esombrella, mentre la parte inferiore subombrella. Presenta una struttura allungata centrale detta manubrio che all'apice presenta la bocca. I tentacoli possono originarsi dal manubrio o/e dal ombrella.

    I Cnidociti (o nematociti), ovvero le cellule urticanti, sono l'elemento rappresentativo del phylum, ed una caratteristica esclusiva. La struttura del cnidocita (nematocita) è organizzato in questo modo:
    all'interno del proprio citoplasma vi è una capsula chiamata cnidocisti (nematocisti), che viene trattenuta all'interno da una valvola chiamata semplicemente cappuccio; all'interno della cnidocisti vi è trattenuto un filamento avvolto a spirale e un liquido ad alta pressione, in cui vi si trovano disciolte sostanze velenose; mentre all'esterno della cellula si trova il cnidociglio, elemento sottile ed allungato che ricorda la forma di una spina.



    Le cnidocisti si formano in continuazione nella parte basale dei tentacoli, per poi migrare verso la loro sede definitiva.
    Esse possono trovarsi sia sui tentacoli, ma in alcune specie le ritroviamo anche nell'epitelio della cavità digerente e anche sull'epidermide dell'esombrella delle meduse (come nella specie mediterranea Pelagia noctiluca).


    Pelagia noctiluca
    Provoca ustioni a chi ne entra in contatto



    Possiamo distinguere i vari cnidocisti in base alle caratteristiche strutturali e funzionali del filamento, che può per esempio avere funzione di adesione o puntura.

    Il liquido che contiene sostanze urticanti/velenose ha effetti diversi a seconda della quantità e al tipo di tossine che viene rilasciato, oppure alle dimensioni della preda.
    Le tossine possono provocare semplici irritazioni nelle prede più grandi, ma anche arresti cardiaci o respiratori nei casi in cui la tossina è molto potente o la prede e decisamente piccola.
    L'uomo che entra in contatto con delle cnidocisti il più delle volte gli procurano solo una lieve irritazione, ma a seconda della specie in cui è entrata in contatto rischia anche gravi ustioni o addirittura la morte.


    Rhizostoma (polmone di mare) - provoca una lieve irritazione cutanea

    Chironex fleckeri - mortale



    Funzionamento di una cnidocisti
    Una volta che la preda entra in contatto con la tentacolo, tocca i cnidociti che danno il via ad una reazione a catena:
    il cnidociglio rompe la cnidocisti all'interno della cellula. Il liquido trattenuto all'interno, poiché si trovava sotto grande pressione, esplode fuori dalla cellula aprendo il cappuccio e con esso esce anche il filamento che verrà utilizzato per pungere ed inoculare veleno.
    Tuttavia il contatto meccanico con il cnidociglio non basta, infatti si è notato che il contatto tra tentacoli, propri o di u'altro esemplare, non scatena l'attivazione delle cnidocisti. Oltre al contatto meccanico è necessario anche un riconoscimento chimico.
    C'è anche da precisare che la risposta è comunque modulata sia dai segnali percepiti dalla cellula, che dal sistema nervoso.
    un segnale meccanico non fa altro che abbassare la sogli di risposta delle cnidocisti.


    Polimorfismo negli idrozoi coloniali

    Obelia spp: Questo genere polimorfico presenta polipi specializzati per l'alimentazione (gastrozoidi) e polipi che gemmano meduse per la riproduzione sessuale (gonozoidi)

    Nella specie Physalia Physalis vi sono addirittura 4 forme polimorfiche di polipi:
    Pneumatoforo (che, appunto come ci suggerisce il nome ["pneu" deriva dal greco e sta per "gonfiare", "soffiare"] è ripieno di gas che serve per il galleggiamento di tutta la colonia.
    Dattilozoidi (ricolmi di nematociti per la difesa/attacco)
    Gonozoidi
    Gastrozoidi



    Alimentazione e nutrizione

    Grazie alle cnidocisti che si trovano su i tentacoli catturano ed uccidono la preda e la convogliano fino alla cavità gastovascolare, dove delle cellule ghiandolari produrranno enzimi digestivi. La digestione è dunque extracellulare.

    Sistemi di trasporto interno
    le sostanze si spostano nel corpo a seconda dei movimenti attraversando i liquidi interstiziali

    Osmoregolazione ed escrezione
    L'escrezione può avvenire per semplice diffusione attraverso il corpo, oppure attraverso la bocca. Mentre gli amebociti della mesoglea sono coinvolti nell'eliminazione dei prodotti di rifiuto azotati.


    Scambi gassosi
    Avvengono attraverso la superficie del corpo.

    In ogni caso l'attività metabolica è molto ridotta e di conseguenza anche la richiesta d'ossigeno è minima.


    Tegumento e sistemi di sostegno
    Solo negli antozoi è presente un'esoscheletro calcareo, che può assumere diverse forme e colorazioni.
    Lo scheletro.
    Negli idrozoi può essere presente un periderma chitinoso, che da sostegno e protezione al corpo.
    In altri casi la funzione di sostegno del corpo viene svolta dalla mesoglea colloidale.


    Movimento e locomozione
    I polipi sono organismi sessili , fatta eccezione per alcune colonie galleggianti (sifonofori)ma riescono a muovere corpo e tentacoli.
    Le meduse invece sono vagili tranne qualche raro caso.
    Entrambe non hanno cellule muscolari specializzate, ma cellule epiteliali con capacità contrattili ossia epiteliomuscolari(Nei polipi degli idrozoi e antozoi vi sono cellule nutritive flagellate capace di contrarsi).
    Le meduse si muovono per propulsione a getto: attraverso la contrazione delle cellule epitelio muscolari l'acqua viene espulsa dal subombrella conferendo una spinta alla medusa nella direzione opposta, nel frattempo le cellule si rilassano e la struttura torna come prima.


    Cordinazione nervosa
    Presentano un sistema nervoso a rete, ossia presentano neuroni sparsi nel corpo con prolungamenti uguali fra loro e che entrano in contatto con quelli dei neuroni adiacenti, formando una struttura, appunto, a rete!
    In alcuni casi possiamo però riscontrare un maggiore concentramento neuronale.

    Cordinazione endocrina
    Poco nota, si presuppone che delle molecole con funzione endocrina sono prodotte per la coordinazione riproduttiva.

    Percezione sensoriale
    Lo stadio medusoide può presentare deli ocelli in grado di percepire la luce e statocisti per regolare la posizione del corpo. Nei cubozoi e negli scifozoi questi organi sono uniti in uno chiamato ropalio .
    Addirittura nei cubozoi sono presenti occhi dotati di cornea, lente e retina. Inoltre sono presenti cellule sensoriali tattili e chimiche lungo la superficie corporea.


    Riproduzione

    I cnidari possono riprodursi in maniera asessuata e sessuata, rispettivamente nella forma di polipi e meduse.

    I polipi si riproducono asessualmente per gemmazione, ossia si formano delle gemme (escrescenze laterali al corpo) che, una volta differenziate, potranno staccarsi e formare un individuo maturo indipendente dalla madre.

    Le meduse invece rappresentano, come abbiamo già detto, la fase riproduttiva sessuale. I sessi possono essere separati, ma esistono anche specie ermafrodite. La fecondazione è esterna eccetto alcuni casi.




    Aspetti ecologici


    Sono organismi fondamentali per la costruzione delle barriere coralline, che rappresentano ambienti ecologici da cui dipendono numerosissime specie.

    Edited by ~Roluga - 12/6/2013, 12:33
     
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